Evitare la muffa nelle uova di loricaridi e corydoras

Autore: Marco Iannucci

La muffa porta alla perdita dell'uovo e si trasmette alle altre.  È un problema sia per le uova di corydoras sia per quelle dei loricaridi  che il maschio butta fuori dalla tana, per esempio quando è disturbato.
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EZIOPATOLOGIA

Innanzitutto cerchiamo di capire la causa del problema e successivamente come risolverlo.
Il problema è dovuto ai FUNGHI nell'acqua del genere SAPROLEGNA.
Per indicare le infezioni micotiche superficiali sostenute dai funghi appartenenti alla classe Oomycetes, viene usato il termine di “Saprolegnosi”, usato per definire ogni crescita simil-cotonosa di funghi aderenti alla cute, alle branchie e alle cornee sostenuta da funghi appartenenti all’ordine Saprolegniales. Questi funghi sono una componente ubiquitaria e normale dell’ecosistema delle acque dolci e salmastre, alcune specie sopportano una salinità massima del 2,8%. Due sono state le ipotesi avanzate per spiegare il meccanismo attraverso il quale alcuni pesci in certe condizioni si ammalano. La prima è che esistano delle micosi specie specifiche e particolarmente patogene e che l’assenza di malattia in alcuni pesci, posti nelle stesse condizioni, sia legata all’assenza del patogeno in questione. La seconda ipotesi è che l’infezione si instauri solo quando l’ospite è debilitato in maniera tale che le sue normali difese risultano danneggiate. Secondo questa ipotesi, che attualmente sembra la più accreditata, tali funghi sarebbero i più opportunisti e l’infezione si instaurerà solo: 1) in concomitanza di infezioni batteriche, virali, parassitarie o micotiche; 2) in presenza di lesioni cutanee (anche microtraumi); 3) in relazione alla temperatura dell’acqua, 4) in presenza di mutamenti fisiologici, come mutamenti ormonali. Le lesioni determinate da questi funghi sono abbastanza caratteristiche: sulla superficie corporea del pesce vi sono masse cotonose generalmente aderenti al corpo, casualmente distribuite, visibili anche quando il pesce è nell’acqua. Il pesce nel corso dell’infezione diventa letargico e meno sensibile agli stimoli esterni; le masse di micelio offrono resistenza al passaggio dell’ospite attraverso l’acqua. Anche le uova in incubazione sono bersaglio di questo micete. Le prime ad essere parassitate sono le uova morte, poi il processo si espande a quelle vive. Negli allevamenti intensivi di trote vengono quindi usati funghicidi.  Per lungo tempo il fungicida più utilizzato è stato il verde malachite, poi vietato per la potenziale capacità di indurre fenomeni teratologici; da allora si sono ricercati composti sostitutivi da registrare. Il Centro Nazionale di Referenza “La Crosse”, degli Stati Uniti, ha studiato più di 200 fungicidi come candidati per la sostituzione del verde di malachite, tra i quali sono risultati più idonei per la registrazione formalina, perossido di idrogeno (acqua ossigenata) e cloruro di sodio (sale). (Dott.ssa Sandra Zanchetta)

TRATTAMENTI

Verde Malachite
0,05 mg/litro di principio attivo come antimicotico per la prevenzione della muffa delle uova. Difficile da procurarlo e da dosare

Blu di metilene 
Il blu di metilene ha azione batteriostatica e funghicida. Per proteggere le uova la dose consigliata è di 3 ml ogni 100 litri. Di contro penetra nel legno e nelle rocce. Macchia silicone ed arredi. Difficile invece isolare le uova in una vasca di quarantena con la stessa carica batterica ed osmolarità della vasca principale. (acquario naturale)

Formalina
Prodotto altamente tossico per contatto o inalazione! Pericoloso per invertebrati. Nocivo per i batteri del filtro (sconsigliato in acquario). Direi di riservarlo agli allevatori di trote.

Sale da Cucina
Il cloruro di sodio, alla dose di 30.000 ppm, riduce il livello di infezione e aumenta la percentuale di schiusa dei pesci infettati. Modalità di utilizzo: bagni brevi in acqua e sale non iodato 3 volte al giorno per 3 giorni circa in una bottiglia da 1 litro, diluendo  10-20 grammi e facendo stare le uova per la durata 30 minuti.

Solfato di rame
Disponibile in farmacia senza obbligo di ricetta è un antiparassitario e fungicida.
Creare soluzione con 1 g di solfato di rame sciolto in 0,25 g di acido citrico e 1 litro di acqua osmotica e tenere le uova a bagno per 1 ora al giorno. Difficile da dosare e da utilizzare.

L’acqua ossigenata, alla dose di 250 e 500 US, controlla i funghi e incrementa il tasso di schiusa delle uova trattate. E’ impiegata fin dal 1930 per il trattamento di ectoparassiti nei pesci d’acqua dolce. Inoltre il perossido di idrogeno (acqua ossigenata) e i suoi prodotti di decomposizione primari (acqua e ossigeno) non sono sostanze tossiche ad azione diffusa e sono compatibili con l’ambiente. Negli Stati Uniti l’acqua ossigenata è un farmaco soggetto a controlli di legge limitati, quando è usata fino a dosi di 500 ppm, per il controllo delle infezioni fungine in tutte le specie e tutti gli stadi vitali dei pesci, incluse le uova. Utilizzare in infuzione al 50% di acqua presa dalla vasca ed H2O2 per 10 minuti al giorno. L'acqua ossigenata sì è dimostrata al pari della formalina migliore del sale da cucina.  

Dessamor: al costo di meno di 9 euro si ottiene un prodotto già pronto e dedicato all'acquariofilia.
1 ml di prodotto contiene:
10,00 mg solfato di rame
4,00 mg etacridina lattato (antibatterico)
2,75 mg methiltionin cloruro (blu di metilene)
2,00 mg acriflavina cloruro (antivirale, antifunghino, antibatterico)

PROVA SUL CAMPO
Per facilità di gestione e praticità ho messo a confronto blu di metilene vs il Dessamor

RISULTATI
Entrambi sono risultati egualmente efficaci nella prevenzione. In caso invece di uova giá con muffa, il blu di metilene non ha impedito la propagazione alle altre uova. Discorso diverso se le uova vengono separate tra loro. In questo caso i due prodotti si equivalgono.
 Il blu di metilene è, peró, da preparare, dosare e non garantisce risultati simili al dessamor, prodotto specifico e già pronto per la saprolegna. 

CONSIDERAZIONI
Normalmente se le uova vengono tenute in acqua con valori adatti non ammuffiscono, mentre se ammuffiscono nelle prime 24-48 ore solitamente è perché non sono feconde. Se in vasca ci sono miceti preferisco non eseguire un trattamento all'intero acquario. Per evitare che le uova ammuffiscano consiglio un Tumbler con aeratore che avrà lo scopo di muovere l’acqua. La disinfezione giornaliera permetterà di uccidere i miceti disseminati in vasca che colonizzano la superficie porosa delle uova













Dove vivono i Loricaridi




La conducibilità delle vasche di allevamento dei loricaridi è un argomento controverso.
Ogni allevatore riesce nella riproduzione a diverse conducibilità, e quell'habitat diventa il gold standard diffuso tra gli appassionati.
Ma i Loricaridi in che acque vivono realmente?

Le acque si distinguono in bianche, chiare e nere.

Acqua bianca: Rio Solimões, Rio Purus e Rio Madeira. 
Grazie alla consistenza, paragonabile quasi quella del latte, la visibilità non va oltre 50 cm in alcuni punti si vede solamente distanza di pochi centimetri di profondità. Hanno una discreta presenza di elementi nutritivi. Sono acque torbide, ricche di sostanze in sospensione come argilla, laterite e detriti sportati continuamente dalla forte corrente all’alveo del fiume.

Acqua chiara: Rio Tapajos e il Rio Xingu.
Il colore varia da verde giallo a verde oliva. Grazie alla scarsa velocità di scorrimento,che avviene per lo più su terreni ghiaiosi e sabbiosi o costituiti da mica e gneiss,non perde mai la sua trasparenza È un’acqua sempre cristallina la cui visibilità non scende mai al di sotto di 1 metro. Queste acque nascono nei massicci molto vecchi di granito e di gneiss in Guyana e nei massicci più meridionali del Brasile centrale.

Acqua nera: Rio Içana, il Rio Negro e il Rio Aracá.
Il colore scuro è dovuto l’altissima concentrazione di acidi umici derivati dalla decomposizione organica dei materiali, sopratutto di origine vegetale. Ha color coca cola, è limpida e trasparente senza elementi in sospensione.
Su una superficie di un ettaro di bacino amazzonico possono cadere fino a 15 tonnellate di foglie l’anno.
Geologicamente l’acqua nera è il tipo piùvecchio. Il ph è al limite della sopravvivenza, pari a 4,5 e addirittura meno.

Andiamo ora a scoprire per i loricaridi più diffusi il fiume di provenienza. Ciò è utile per scoprirne le caratteristiche e per aventualmente abbinare 2 specie nella stessa vasca


Rio Xingu: 30 us
L046 (8 cm, 26-30°, Ph 6-7,7)
L066  (12cm, 25-29°, Ph 5,8-7)
L333 (15cm, 26-31°, Ph 6,4-7.2)
Altri

Rio Tapajos: 30 us
L260 (9cm,  23-28°, Ph 6,4-7.6)
L264 (15cm, 25-27° Ph6-7,6)
Altri

Rio Negro: 20us
L136b (8 cm, 23-28°, Ph 6-7,6) 
L168  (14cm, 25-28°, Ph 5,6-7)
Altri

Rio Ucayali in Perù: 10-30us
L204 (13cm, 24-30°, Ph 6,6-8,6)

Rio Orinoco 46 us
L201 (12cm, 26-30°, Ph 6,5-7,5)
Altri



Marco Iannucci























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