La regolazione degli impianti di
riscaldamento negli edifici d’abitazione avviene solitamente tramite una
regolazione della temperatura di mandata. Con «temperatura di mandata» si
designa la temperatura dell’acqua del riscaldamento, al momento in
cui affluisce nel sistema di riscaldamento
a pavimento. I punti di riferimento per la regolazione sono la temperatura esterna
(se si è dotati di sonda per esterni) e la temperatura ambiente media impostata
di 19–22°C.
Gli istallatori consigliano:
1- Settare la temperatura ambiente a 21 zona
giorno e 17-18 zona notte
2- Settare la temperatura di mandata a 38-40°C
Abituati ai caloriferi tradizionali, siamo “contenti” che il riscaldamento si accenda ogni 2 giorni a 38-40°C
SBAGLIATO! In Svizzera addirittura consigliano come temperatura massima di mandata i 35°C!!!
Premessa
1- La caldaia a condensazione "risparmia" usando il calore della condensa dei fumi per riscaldare i tubi di ritorno del riscaldamento. Difatti i gas escono a 40°C
2- La caldaia deve rimanere, quindi, sempre in funzione
3- Questo fa si che si crei un massetto termico costante che cede la quantità di calore necessaria a "recuperare" il calore disperso dalla casa. Maggiore è l'isolamento della casa minore è la quantità di calore necessaria
4- Le serpentine con l’acqua calda cedono il
calore per conduzione al massetto. Il massetto lo cede all’ambiente per
irraggiamento. L’irraggiamento coinvolge dapprima gli strati d’aria sovrastanti
e poi soffitto e pareti.
5- Le sonde esterne non fanno altro che modulare la temperatura dell'acqua di mandata in base alla temperatura esterna. Più si abbassa la temperatura più si innalza la temperatura di mandata della caldaia
Materiali
Primo Step: settaggio rubinetti
Applicare i termometri wireless all'altezza testa in varie stanze della zona giorno e della zona notte.
Regoliamo a 20°c la temperatura dei termostati.
Cerchiamo quindi di far raggiungere al massetto la temperatura massima nel minor tempo possibile. Per esempio settando la temperatura di mandata a 40°C.
Controlliamo se nelle stanze c'è la stessa temperatura.
In molti casi non sarà così. Maggiore è la velocità con cui circola l'acqua calda nelle serpentine di ogni stanza maggiore sarà il calore ceduto. La velocità si regola con i rubinetti di mandata di ogni stanza. Il progettista regola i rubinetti di mandata di ogni stanza in base al volume della stanza (in litri al minuto). Questo è sbagliato:
- una stanza di 20 mq al centro della casa, senza muri perimetrali (sala) o vicino alla caldaia o con emissione di calore (cucina) o con finestra ad ovest vuole meno velocità/calore di una stanza di 5 mq esposta a nord, con una porta finestra e senza inquilini al piano di sotto!
- La velocità deve essere direttamente proporzionale alla dispersione termica.
Secondo step: calcolare la temperatura di benessere
I termostati sono interni al muro e la temperatura che segnano è la temperatura che ha "l'interno" del muro
Ad esempio, a casa mia, settando i termostati a 19°c ho una temperatura ambiente di 20,5 - 21,5 gradi in tutte le stanze.
Una volta stabilito il valore adeguato dei termostati (per esempio di 19°C) settiamolo di 3/10 di grado più alto, onde evitare che la caldaia si spenga una volta raggiunta la temperatura voluta. (19.3°C)
Terzo step: abbassare la temperatura di mandata
In svizzera, con temperature di -8°c (Zurigo) consigliano temperature massime di mandata di 35°C
Qui in Italia consigliano 38-40!!!
Abbassando la temperatura di mandata la caldaia sarà sempre accesa per mantenere i termostati al valore prefissato (nel mio caso 19°C).
Ora non resta che trovare la temperatura di mandata adatta alla vostra casa in base al tipo di massetto utilizzato e alla dispersione termica della casa.
In casa mia la mandata è 26°C con ritorno di 24°C e la caldaia produce una fiammella "esile esile"!
I pavimenti non sono caldi e questo comporta:
- minor moti convettivi e quindi minor innalzamento di polvere
- minor espansione del massetto e preservazione dello stucco dei battiscopa
- assenza di problemi circolatori degli arti inferiori.
Cercare quindi di impostare la temperatura minore ottenendo una curva termica costante, con meno picchi possibili. In caso di riduzione della temperatura esterna alzare la temperatura di mandata di 2 gradi alla volta aspettando almeno 48 ore prima di alzarla ulteriormente. La differenza tra temperatura di mandata e temperatura di ritorno indica il calore disperso. Minore è la differenza, maggiore è l'isolamento dell'edificio.
Considerazioni finali
- Il consumo elettrico della caldaia influisce di circa 2Kw al giorno. Poca cosa rispetto al consumo di gas, di circa 1000 mc a stagione (5 mesi: 150 giorni) mantenendo la caldaia con mandata a 40°C (in media 6,6 mc al giorno). Attualmente invece consumo circa 6 mc al giorno che in 150 giorni sono 900 mc. Il risparmio è di 100 mc.
- Mantenere la zona giorno e della zona notte alla stessa temperatura: se abbassiamo la zona notte si spegne la pompa in quelle stanze in molte ore della giornata, in quanto la temperatura di mandata è uguale alla temperatura della zona giorno. In basso il grafico dell'andamento termico del massetto, in blu la zona giorno ed in nero la zona notte settata sul termostato ad una temperatura inferiore. Avremo solo degli sbalzi irrisori della temperatura del massetto senza risparmio di gas.
Quella che dobbiamo avere è la curva blu.
- Mantenere il termostato fisso ad una stessa temperatura e non variabile nella giornata. I tempi di dispersione e di recupero termico del massetto sono elevati. Dovremo settare l'abbassamento di temperatura alle 18:00 di sera per avere l'abbassamento desiderato a mezzanotte. Riaccenderlo alle 4 di notte per avere la temperatura buona alle 8 di mattina, con caldaia che si spegne e si riaccende, non sfruttando il calore del vapore di condensa e consumando di più.
- Sconsiglio l'utilizzo della sonda esterna. Se si abbassa la temperatura esterna alza in automatico la temperatura della caldaia. Le ore in cui si abbassa la temperatura esterna sono le ore notturne, quindi di notte alza la temperatura di mandata in automatico. Mantenendo invece fissa la temperatura di mandata di notte otterremo da soli l'abbassamento di temperatura "della zona notte". Sarebbe necessaria invece una sonda che regoli la temperatura di mandata in base alla temperatura interna.
Configurazione di oggi 25/11/2014 in zona climatica E:
- termostati impostati a 19°C
- caldaia con temperatura di mandata a 26°C e ritorno a 24°C
Zona giorno
Temperatura termostato: 19.1°
Pompa accesa
Temperatura Cucina: 21.5°
Temperatura Sala: 21.4°
Bagni 21°
Zona notte
Temperatura termostato: 18.9°
Pompa accesa
Temperatura camera poco coibentata: 20.5°
Temperatura altre camere: 22°
Upgrade 10-12-2014
Scegliere caldaie a condensazione di nuova generazione con la fiamma modulabile.
L'obiettivo di un generatore di calore è quello di fornire l'energia necessaria agli ambienti per mantenerne all'interno le condizioni di massimo comfort: ciò significa fornire ai locali, attraverso l'impianto, la stessa quantità di calore che l'edificio disperde. Negli edifici di nuova costruzione le normative richiedono sempre maggiori isolamenti e di conseguenza minori dispersioni. Per consuetudine si tende a sovradimensionare i generatori di calore per favorire la produzione di acqua sanitaria: ciò comporta un eccesso di potenza in riscaldamento che, unitamente alla scarsa capacità di modulazione delle caldaie tradizionali, determina funzionamenti discontinui e quindi sprechi del combustibile. Processi discontinui generano perdite di energia (dispersione di calore causata dal prelavaggio della camera di combustione, usura dei componenti causati dai continui on-off, calo dell'efficienza del generatore). Il sistema di modulazione della gamma Platinum HT GA è in grado di adeguare la potenza termica prodotta alla potenza effettiva dissipata dall'edificio evitando un eccessivo surriscaldamento/raffreddamento dei locali.
Mantenere la temperatura di mandata bassa
Oltre ad ottimizzare il funzionamento della caldaia a condensazione, permette di ridurre le dispersione di calore verso il piano sottostante e verso le pareti laterali. A questo associare un buon massetto termico ad alta trasmittanza ed evitare isolanti a pavimento (Parquet!).
Dal brutto schema sopra, fatto prima di prendere il caffè, si vedono 2 scenari:
- a sinistra con mandata alta, massetto normale e parquet, favoriamo la dispersione del calore in basso e ai lati, impedendone la migrazione in alto
- a destra è favorita al massimo l'ascesa termica, riducendo le dispersioni